Montenerodomo è situato nel Parco Nazionale della Maiella a 1165 metri s.l.m., nel cuoredell’Appennino abruzzese, tra gli alvei dei torrenti San Giusto e San Leo, arroccato su uno sperone roccioso con il quale sembra fondersi. Non da oggi, comunque, dal momento che i resti di mura ciclopiche poligonali testimoniano l’antichissima origine del paese che si perde nella notte dei tempi. La straordinaria bellezza di questa parte dell’ Abruzzo ha incantato perfino uno spirito grande come quello di Benedetto Croce, di cui è nota l’ascendenza paterna da questo paese, il quale, nella Monografia dedicata a Montenerodomo (“ove vissero ab antico i miei maggiori”) così descrive il panorama che si domina dalla sommità del paese: “quando l’aria è limpida l’occhio scopre Chieti e le vele della marina adriatica, e perfino qualche lembo delle coste dalmatiche. A mezzogiorno (ossia “dalla parte del Sangro”) sono i monti Ferrari e la boscosa collina di Montedoro, con le vicine terre di Civitaluparella, di Pizzoferrato e, più in là, Quadri, Fallo e Borrello…. Tra occidente e settentrione, le sta innanzi il gran massiccio della Maiella, al quale la ricongiunge un suolo tutte onde e rigonfiature e poggi e colline, verdeggiante o biondeggiante per pascoli e seminati o nereggiante per selve, e qua e là brullo e sassoso…. Dall’alto si vedono, da quel lato (“dalla parte dell’Aventino”), Colledimacine e Lama dei Peligni a pie’ della Maiella, e, verso oriente, Civitella Messer Raimondo…e, prossimi sulle colline intermedie, Buonanotte…Fallascoso, Pennadomo e, più discosto, Bomba e la cima del Pallano” (B. Croce, Storia del Regno di Napoli).Qui sorse l’antica città sannita e poi romana di Juvanum, le cui vestigia sono visibili nell’area archeologica omonima, sede anche del Museo Archeologico e di quello sulla Storia e Trasformazione del Paesaggio.L’agricoltura montana e la zootecnica, ampiamente praticati, offrono prodotti caseari, insaccati e carne di ottima qualità.E’ un luogo ideale per vivere e, per il turista, villeggiare in un ambiente sociale cordiale a contatto con una natura ancora incontaminata.Si raggiunge Montenerodomo dalla A 14 (uscita Val di Sangro), percorrendo la Strada Statale 652 Fondovalle Sangro (uscita Roccascalegna) e proseguendo sulla Strada Provinciale 110 direzione Torricella Peligna; dalla A 25 (uscita Pratola-Sulmona) attraverso le Strade Statali 17 ed 84 e la Strada Provinciale 117 Palena-Montenerodomo; da Castel di Sangro percorrendo la Strada Statale 652 (uscita Fallo); da Casoli mediante la S.P. Peligna attraverso Gessopalena e Torricella Peligna.