Ai primi di febbraio del '44 il grosso delle truppe nemiche abbandonò Montenerodomo ed altri paesi vicini e si ritirò verso Palena.
A quanti si avventurarono di rientrare immediatamente in paese si presentò uno spettacolo apocalittico.
Ecco la descrizione, riportata da Nicola Troilo nel suo libro-testimonianza "La Brigata Maiella" (1), fatta dai partigiani che avevano contribuito attivamente a liberare la nostra zona montana e che avevano perlustrato anche il nostro paese :
"Lama e Torricella erano distrutte per l'80%, Civitaluparella per il 95%, Quadri e Montenerodomo per il 98%. Sotto la neve le rovine delle case si accatastavano per uno, due, tre metri di altezza cancellando completamente le strade, mutando in modo indicibile la fisionomia dei luoghi fino a rendere difficile identificare il punto in cui sorgeva la propria casa. Un ammasso indescrivibile di travi e travicelli rendeva quasi impossibile il passo; nelle strade erano buttati alla rinfusa tavoli, sedie, armadi,letti,rete metalliche paurosamente contorte, materassi squarciati, balle di fieno putrefatto, coperte, biancheria, servizi e suppellettili domestiche, carcasse di animali, attrezzi agricoli, le carte degli uffici e degli archivi parrocchiali, gli arredi sacri.