Da Montenero all'Argentina , all'Australia
Alla fine di Novembre del 1957, mamma, papà,,Anna, cioè la sorella più piccola, nata dopo la guerra, ed io emigrammo in Argentina, dove c'erano i i miei fratelli Enrico, con la moglie Filomena e Fedele. Andammo con la nave Andrea C. Ricorda che l'unica cosa che mangiai durante il viaggio fu insalata e arance, poiché soffrii del mare di mare, tanto che ero costretta a rimanere sempre sul terrazzo, dove non si sentiva l'odore del cibo.
Quando arrivammo a Buenos Aires, fui impressionata dalle case che erano tutte basse. Se avessi potuto sarei ritornata in Italia il giorno dopo.
Non mi piaceva niente: l'acqua, il caffè, ecc, ecc. Andammo a vivere a San Martin, un sobborgo della provincia di Buenos Aires, non tanto lontano della capitale, dove abitavano anche altri paesani (Nicola e Antonietta di spaccone, Menanzio Rossi, Domenica e Sabatino Di Francesco, Sofia e Antonio Calabrese). Si visitavano spesso i paesani.
Dopo di un certo tempo, mi sposai con un giovane di Montenero, il nipote di Antonio di Muschisco e di Rosalba. Faceva il sarto da uomo e donna e lavorava molto bene. Dopo nacque mia figlia Rosana, che tornò a Montenero nell'inverno del 1987. Nel 1991, morì mio marito. La sua morte fu – ed è ancora- un colpo molto forte per noi. Però bisogna sempre andare avanti. In seguito Rosana si mise in testa di venire in Australia dove abita mia sorella Rosa e la sua famiglia. E così arrivammo in Australia il 1° Gennaio del 2000. Per me è stata una seconda emigrazione. In Australia si sta bene e tutta la gente che conosco sta bene. E' il risultato del duro lavoro fatto negli anni. Tutti raccontano i sacrifici che hanno fatto i primi tempi. Poi piano, piano, ci si abitua a tutto. Però io credo che l'emigrante in qualsiasi parte vada non dimentichi mai la terra dov'è nato. Almeno questa è la mia esperienza e anche quella raccontata da tanti altri emigranti.
Tanti, tanti auguri per la buona riuscita di questo interessante progetto e per avere dato la possibilità a tutti i monteneresi, residenti o espatriati, di partecipare alla sua attuazione.
Sabina
Alla fine di Novembre del 1957, mamma, papà,,Anna, cioè la sorella più piccola, nata dopo la guerra, ed io emigrammo in Argentina, dove c'erano i i miei fratelli Enrico, con la moglie Filomena e Fedele. Andammo con la nave Andrea C. Ricorda che l'unica cosa che mangiai durante il viaggio fu insalata e arance, poiché soffrii del mare di mare, tanto che ero costretta a rimanere sempre sul terrazzo, dove non si sentiva l'odore del cibo.