Una breve sintesi della mia vita di emigrante e imprenditore.
Sono nato il 17 giugno 1961 nella casa di famiglia a Montenerodomo (CH), Italia. I miei genitori sono Pietro D'Antonio e Maria Melania D'Orazio. Ricordo ancora quando, piccolo, giocavo davanti alla mia casa situata nel rione San Martino o quando mi divertivo con gli animali che stavano nella stalla che stava sotto la nostra abitazione, al piano terra della casa. E ricordo anche quando andavo in campagna con mio padre e mia sorella Assunta.
La nostra famiglia (i miei genitori, io, le mie sorelle Francesca, Assunta e Fernanda) emigrò negli USA a Canton ,Ohio , quando avevo 5 anni nel 1967 e nel 1970 aumentò di due unità poiché nacquero David e Rosemary, gemelli.
Quando a 6 anni andai a scuola, solo pochi mesi dopo il nostro arrivo in America, non ricordo di aver avuto difficoltà con la lingua inglese e i miei insegnanti dicevano che avevo anche un buon accento.
Frequentai la locale scuola elementare della St.Benedict School e successivamente la Hartford Junior High School, poiché volevo giocare a football con la squadra di tale scuola Ero uno studente normale, senza problemi. In seguito frequentai la McKinley Senior High School e quindi mi iscrissi all'Università (Akron University & Stark Technical College – Akron/Canton- Ohio), dove conseguii la laurea in Business Administration & Management. Durante il periodo dei miei studi secondari ed universitari, lavoravo 35 ore settimanali presso un negozio di ferramenta, e il mio lavoro consisteva nello scaricare e prezzare la merce in arrivo. Non potevo mai immaginare che questo lavoro part time mi avrebbe dato una base per la conoscenza di tale industria e fatto acquisire un'esperienza inestimabile per la mia carriera e più tardi per la mia futura.
Nel 1980, quando frequentavo l'Università, mio padre decise di visitare, con tutta la famiglia, la sua mamma, i fratelli e la sorella che erano emigrati in Australia ed abitavano a Adelaide. Mi innamorai subito di quella terra. Mi piaceva il clima,la natura, la gente, la cultura e tante altre cose e promisi a me stesso di fare tutto il possibile per andare a vivere lì. Mio padre fu sorpreso e sconvolto quando sentì che volevo lasciare gli USA per andare in Australia. Ma determinato nella mia scelta mi informai delle procedure di emigrazione e fui scoraggiato nell'apprendere che emigrare in Australia era molto difficile e che occorrevano 6 anni e molte pratiche burocratiche prima di poter avere lo status di residente. Ciò non mi fermò. Seguii le procedure necessarie di immigrazione.
Così, nel 1987, esattamente dopo venti anni dall'emigrazione dall'Italia verso gli USA, io emigrai in Australia, ad Adelaide dove raggiunsi mia nonna, i miei zii e zie e i miei numerosi cugini. Qualche mese dopo il mio arrivo, fui assunto da una ditta chiamata Black&Decker come rappresentante per le vendite nella città di Adelaide e di tutto lo Stato, un territorio che mi portava a fare lunghi viaggi di oltre 700 Km. Mentre lavoravo presso Black&Decker in Adelaide, nel 1988 , incontrai un vecchio amico che avevo conosciuto anni prima quando era impiegato presso l'Ufficio australiano dell'immigrazione. Insieme decidemmo, quasi per divertimento, di affittare un locale e aprire un ristorante stile americano in una zona centrale della città di Adelaide. Chiamammo il ristorante "Bourbon Street Diner", in cui si serviva birra americana, vino, whisky e pranzi tipicamente americani. Ricordo che lavoravo ogni giorno fino alle 3 di notte per poi alzarmi alle 7 ed andare a lavorare presso Black & Decker.
Nel 1989, poco dopo l'apertura del ristorante, ricevetti una promozione da Black & Decker, promozione che prevedeva il mio trasferimento presso il Quartiere Generale della ditta a Melbourne. Decisi di andarvi. Così vendetti al mio socio la mia quota del 50% del ristorante ed egli continuò nel suo lavoro. A Melbourne, con Black & Decker, ricoprii più funzioni e ruoli (State Manager, Market Developement Manager, National Sales Manager) che mi portarono a viaggiare in tutta l'Australia, negli USA, in Nuova Zelanda e in Asia, gestendo gruppi di persone e promuovendo un'efficace integrazione e cooperazione di varie ditte tra le quali Black & Decker emerse come leader durante il periodo del mio lavoro, risultato che mi portò ad essere designato come membro del National Account Management prima di lasciare la ditta e per avviare una mia propria attività nello stesso settore. Fu in quel periodo, nel 1993, che mi sposai con Grace Lalli, i cui genitori sono anch'essi di Montenerodomo (Nicola e Rosa Tamburrino, conosciuti, naturalmente, dai miei genitori e da tutta la mia famiglia in Italia e Australia). Nel 1999, nacque nostra figlia Isabella, una bellissima bambina.
Così, dopo anni di lavoro e di ruoli svolti alle dipendenze di Black & Decker, avevo deciso di lasciare un posto di prestigio e ben retribuito per un lavoro proprio che non escludeva rischi. Insieme ad un socio australiano che aveva lavorato nella stessa Black & Decker decidemmo, nel 1997, di creare la nostra propria ditta GMC (Global Machinery Company). Ho sempre sentito il bisogno di controllare il mio destino, avere la mia propria attività, e non lavorare più per un altro, per un capo, fermo restando che se non fossero andati bene gli affari, avrei dovuto ritornare a lavorare alle dipendenze di altri.
I primi due anni furono molto duri senza la certezza di un sicuro e solido stipendio ed altri vantaggi garantiti da una grande compagnia americana, dovendo affrontare da soli i vari aspetti del nostro lavoro. Ma percepimmo subito che ce l'avremmo fatta fiduciosi nella nostra solida esperienza acquisita in tanti anni di lavoro con Black & Decker. Infatti, ricevemmo subito la fiducia del mercato e di molti clienti che avevamo conosciuto prima. In più, avevamo allacciato buoni rapporti di lavoro in Cina dove incominciammo ad esportare molti nostri prodotti. Fui anche fortunato di viaggiare in Italia e stabilire buoni rapporti di lavoro con molte industrie venete di Treviso, Verona, Vicenza, che ancora oggi producono saldatrici elettriche, falciatrici, tosaerba, motoseghe, idropulitrici, ecc... per il nostro marchio GMC. La nostra compagnia si affermò subito sul mercato in Australia prima e dopo anche in America, Europa, & Asia, facendo anche concorrenza al nostro vecchio datore di lavoro B&D e ad altre industrie. Molti clienti ed industrie ci diedero credito per la nostra crescita e per il design e l'innovazione dei nostri prodotti. Per questo, nel 2005, la più grande ditta di contabilità Ernst&Young, ci nominò per una competizione chiamata "Entrepreneaur of the Year Award", che coinvolgeva molte altre ditte australiane. Vincemmo il primo premio per la nostra regione di Australia. Successivamente, partecipammo alla competizione a livello nazionale che si svolse nella città di Sydney dove ci classificammo al primo posto. In tal modo ci ritrovammo a rappresentare l'Australia alla competizione internazionale che si svolse a Montecarlo il 10 giugno scorso per la nomina dell' "Imprenditore del mondo dell'anno 2006".
Mentre i nostri prodotti si affermavano progressivamente sul mercato italiano, girando l'Italia per lavoro, incominciai a riscoprire la mia terra natia, le mie origini, le mie radici, un sentimento profondo che mi faceva sentire di essere a casa mia, a mio agio. Mosso da questi sentimenti, decisi di comperare una proprietà o una villa in Italia dove stare quando sono in Italia per lavoro o trascorrervi insieme alla mia famiglia le vacanze o periodi anche più lunghi. Mi misi subito alla ricerca di una proprietà in vendita in varie regioni d'Italia, in particolare nel Veneto, in Toscana, nelle Marche, in Umbria e in Abruzzo.
In marzo 2004, trovai su Internet un vecchio castello in vendita in Abruzzo, a 10 minuti dalla spiaggia dorata di Francavilla al Mare, a 30 minuti dalla Maiella (Blockhaus m.1.400 sul livello del mare), ed a circa un'ora dal mio paese natio, Montenerodomo. L'idea di una proprietà con tali caratteristiche mi piacque subito. Mi informai e decisi di fare un sopraluogo. Si trattava di un Castello del 16° secolo, nel passato abitato da una nobile famiglia abruzzese, allora proprietaria di gran parte della campagna di Ripa Teatina (CH) , il paese nel cui territorio è situato il Castello.
Il Castello sorge su una collina in mezzo a vigneti e uliveti e gode di una vista ampia e incantevole che spazia sulla montagna e dispone di vari ed ampi locali: sale per ricevimenti, servizi di ogni genere, la cantina ed anche una cappella ancora consacrata, dove è possibile celebrare la S. Messa, Battesimi e Matrimoni. Inoltre, la proprietà comprende bei giardini tutto intorno al Castello ed un vigneto. Nella vendita dell'immobile era compreso anche un ristorante " La casa di Filippo", gestito da un ristoratore molto noto nella zona e in tutto l'Abruzzo. Il Castello è un punto di riferimento noto per i banchetti per i matrimoni, i battesimi, le comunioni, le cresime e per le altre feste, quali il Natale, San Valentino, compleanni, ecc....- Un progetto, dunque, molto interessante. Con l'accordo anche di mio padre Pietro, di mio fratello David e di tutta la famiglia, e con l'assistenza del mio socio in affari Mario Peretti, decisi di comperare tale proprietà.
In ottobre 2005, entrai in possesso del Castello. Ne prese la gestione mio fratello David che lasciò il suo posto di lavoro negli USA e si trasferì in Abruzzo. David pensa di ristrutturare, quanto prima, tutto l'immobile: la scuderia,la parte antica, la cantina e di costruire anche una piscina, al fine di potenziare gli affari, aggiungendo anche un servizio di bed & braekfast. L'insieme della proprietà che abbiamo rinominata "Il Castello d'Abruzzo" fu inaugurata ufficialmente il 22 aprile 2006 con la benedizione del parroco e il saluto del Sindaco di Ripa Teatina e di altre autorità locali tra cui il Sindaco di Francavilla al Mare, parenti, amici e compaesani venuti appositamente da Vasto e da Montenerodomo.