Figlio di Pasquale Croce, nacque a Montenerodomo nel 1794.
Laureatosi in Giurisprudenza a Napoli, si dedicò alla magistratura giudicante.
Giudice della Gran Corte Criminale di Lucera nel 1821, si trasferì, prima, al Tribunale Civile di Teramo e, successivamente, a quello di Campobasso, dove ricoprì la carica di Procuratore della Gran Corte Criminale.
In questa città sposò Maria Luisa Frangipani dei Duchi di Mirabello, dal cui matrimonio nacque Pasquale Croce, genitore del filosofo Benedetto.
Tornato a Napoli, nel 1839 divenne Consigliere presso la Suprema Corte di Giustizia, carica che mantenne fino alla sua morte avvenuta, nella città partenopea, nel 1854.
Benchè di spirito irruente e bisbetico, ebbe fama tra i suoi contemporanei di giudice severo nel giudizio, ma imparziale e incorruttibile. Di conseguenza, i Borboni non gli affidarono mai processi politici.
In suo ricordo, l'omonimo nipote dettò la seguente epigrafe: "BENEDETTO CROCE / NATO A MONTENERODOMO NEL 1794 / APPARTENNE PER 40 ANNI ALLA MAGISTRATURA GIUDICANTE / MORI' A NAPOLI NEL 1854 / CONSIGLIERE DELLA SUPREMA CORTE DI GIUSTIZIA / LASCIO' PER INTELLETTO ED ANIMO SERENO / LUNGO RICORDO DI SE' NEL FORO NAPOLETANO".